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Ecco alcuni stralci dei principali insegnamenti, rivelazioni ed esortazioni contenuti nei messaggi della Madonna, che sono il cardine dell’opera catechistica svolta dall’Opera Missionaria:

Il diamante, allo stato grezzo, deve essere tagliato per riflettere la luce e mostrare la sua brillantezza. Voi, figli miei, uniti nella fiducia incondizionata nel Creatore, siete lapidati dalla sofferenza e portati a portare nelle comunità lo splendore e la bellezza della fede in Dio in ogni angolo della terra, come diamanti lavorati dal Cielo. (14/12/1993)

Gesù disse a coloro che volevano seguirlo: “Ciascuno prenda la sua croce prima di iniziare questa impresa”. Ciò significa che, nell’atto di seguire Gesù, incontreremo inevitabilmente momenti difficili su questo cammino per realizzare la parola promessa. La maggior parte di voi vuole seguire Gesù, ma non vuole ammettere la croce in questo contesto; e poi, quando subentra la sofferenza e l’umiliazione, semplicemente cancellano quell’appuntamento. Figli miei, comportarsi in questo modo ignorerà ciò che ci ha detto: che saremmo stati perseguitati. La più grande prova dell’amore di Gesù per noi è stata la croce, e per noi la più grande prova di amore per Lui è fare la sua volontà, anche se la croce è spesso il risultato di quella scelta. Chi vuole costruire qualcosa in Cristo, prima redige un bilancio. Altrimenti, puoi vedere frustrato il tuo progetto di vita, perché ci riuscirai solo se, in un’opzione sincera e calcolata, lo segui senza restrizioni. (12/09/1995)

Il periodo di Quaresima sta per finire e vi chiedo ancora una volta: pregate e rimanete uniti a Gesù nella settimana che inizia, perché possiate vivere passo dopo passo il suo abbandono all’Opera redentrice dell’umanità. Egli, annichilendosi nella condizione di schiavo sulla via della croce, rivela la salvezza al mondo, non attraverso il trionfo, ma attraverso la sofferenza, rendendosi obbediente fino alla morte. Questo è ciò che Gesù si aspetta da tutti voi: prendere la propria croce e seguirlo fino alla morte; e poi, con Lui e in Lui, guadagnare la vita eterna. (22/03/1994)

Miei cari missionari, vi amo moltissimo. I miei messaggi diventano ripetitivi, perché il mio avvertimento iniziale deve formare per te un’eco senza fine, perché tu imbocchi la via della conversione prima che sia troppo tardi. È mio desiderio aiutarti nel difficile cammino del Calvario della disunione in cui ti trovi. Questa croce imposta dal peccato diventa pesante, e con il permesso del buon Dio mi è permesso aiutarti a portarla. Chiedo che questo doloroso cammino sia percorso con lo sguardo fisso nell’amore e nella misericordia di Dio, che vi attende nell’eternità. Non basta soffrire, bisogna soffrire con amore, per amore, perché così ha fatto Gesù, donando tutto se stesso per questo cammino che ci indirizza al Padre che è nei cieli. (24/12/1996).

Ai miei figli che presto avranno la responsabilità di rappresentare Gesù sulla terra, di parlare e di agire per la sua Chiesa, ricordo che, insieme alla grazia che deriva da questa opzione, viene il peso della croce. In questi tempi le grandi sfide dovranno essere affrontate con coraggio e orgoglio, perché sarà un tempo segnato da un breve lasso di tempo in cui la presenza di Satana si raddoppierà, anche se per voi impercettibile. Io, invece, ho raddoppiato la mia vigilanza. fiducia; Sarò presente fino alla fine di questo tempo. (13/07/1993)

Voglio vederti con il cuore colmo di gioia, unito a quello di Gesù e al mio, perché tu comprenda perché soffri quando testimoni i miei messaggi ei miei segni su tutta la terra. Credimi: sarai ricompensato in Cielo. Non posso prometterti la felicità sulla terra, perché, oltre ad essere effimera, è diretta verso le cose del mondo; ma vi posso assicurare: ascoltatemi, e vivrete in Cielo tutte le beatitudini dichiarate sulla terra da Gesù. (30/01/1996)

Cari e amati figli, i misteri dolorosi vi mettono in contatto con il sentiero del Golgota, fornendovi una visione realistica della purificazione attraverso la sofferenza. Gesù, in un atto di amore, ha dato se stesso per l’espiazione dei peccati dell’umanità, e questo ha bisogno di essere meditato attentamente perché comprendano il vero significato di questo atteggiamento di Dio verso gli uomini. Medita bene e cerca di comprendere e vivere i momenti cruciali della Passione in modo da sapere come Dio ti ama. (14/09/1993)

Figli miei, la certezza della presenza di Dio nella vostra vita non vi libera dal doloroso cammino nella sofferenza. Diventa il balsamo che addolcisce questo cammino e li conduce alla gloria dell’abbandono ai disegni di Dio, confortati dall’amore che da Lui viene. Ti accompagno come Madre Compassionevole, pronta ad asciugare le tue lacrime in questo cammino. (19/10/1993)

Cari e amati portatori del mio vessillo missionario, la croce sia per voi segno di speranza, amore e carità. Non lasciate che Gesù muoia nei vostri cuori e, ovunque voi siate, sia il riflesso della Risurrezione. Fai della croce il tuo scudo contro il male. (14/12/1993)

Figli miei, sono la Madre compassionevole che vi assiste in ogni momento della vostra vita. Lascia che ti guidi anche nei momenti difficili, affinché tu possa comprendere il vero valore della sofferenza con Dio. (…) Ci sono momenti in cui provi sofferenza insieme alla sensazione di essere estraniato da Dio. In questi momenti voglio essere presente perché non si perdano d’animo e possano capire che questo viene dal vivere nel peccato. Ma affinché io svolga questo compito, devi pregare e non cedere alla tentazione. Portare la croce con amore richiede una fede salda e una grande fiducia in Dio. Lascia che ti aiuti anche in questo compito. Metti la tua croce sulle mie spalle. Li aiuterò nel cuore. (02/03/1993).

Desidero con le mie visite portarvi anche a fare un confronto tra le stelle nel cielo ei vostri cuori. Può essere battuto da dolori e delusioni, piegato in ogni modo, ma le stelle del cielo, ai tuoi occhi, sembreranno immutabili. Poi, mentre guardi le stelle, incontrerai la sensazione di stabilità, che ti costringerà a scendere nelle profondità di te stesso, dove troverai anche qualcosa in cerca di quella stabilità. Scoprirete così che l’anima non vuole essere così, instabile; vuole essere migliore, evolvere, e questo desiderio è perenne come il Cielo. Questo desiderio brilla nell’anima come la luce delle stelle. Figli miei, come potete infondere nella vostra mente il desiderio di riconoscere Dio come una presenza costante e immutabile nella vostra vita? Come posso mostrarvi quanto sia meraviglioso questo desiderio di essere eterno nel nostro amore per Dio, come le stelle nel cielo? C’è solo una risposta a queste domande: il potere dell’amore. Quindi amo e ti porto tutto il mio amore. (13/12/1994)

Questa settimana ricorda il dolore ei tormenti del mio caro Gesù, e questo mi rattrista molto. Il mio cuore si riempie di dolore mentre il ricordo di quella notte mi attraversa e l’alba dell’alba più straziante dei miei giorni sulla terra. Il mio caro Gesù, che sotto le mie cure è cresciuto come un giglio immacolato innaffiato con grande cura, è condannato come un criminale. Mio Gesù, mio ​​caro Gesù, dedito ad ogni sorta di oltraggio, impotente, obbediente alla volontà del Padre celeste. Dopo una ricerca agonizzante, l’orrore inondò la mia anima in quell’incontro, quando vidi il mio caro Figlio sotto il peso della croce, totalmente sfigurato; ed io, impotente, senza poter fare nulla per alleviare tanta sofferenza. Sentivo il mio corpo svenire mentre udivo il suono dei chiodi che laceravano la sua carne divina con battiti ritmici e tortuosi. E mentre fui innalzato sulla croce, i miei occhi non potevano credere a ciò a cui stavano assistendo. “Una spada di dolore ti trafiggerà il cuore!” disse il vecchio Simeone. E in quel momento la profezia si stava compiendo e il mio Cuore, ferito e angosciato, non poteva contenere tanta sofferenza. Tutto è consumato! Sì, tutto si è compiuto nel mio caro Figlio, come predicevano le Scritture; ed io, presso la sua croce, e poi nella sua gloria, sto nell’eternità. Miei cari, meditate bene e riflettete su tutto questo. Rendetevi degni di questo atto della misericordia di Dio verso di noi, rinunciando al suo Figlio unigenito come vittima innocente di tutti i nostri peccati. (29/03/1994)

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